Physiologically anchored tools for realistic nanomaterial hazard assessment

Responsabile: Anna Luisa Costa
Personale coinvolto: Magda Blosi, Carlo Baldisserri, Andrea Brigliadori, Antonio Crimaldi, Lara Faccani, Davide Gardini, Simona Ortelli, Marina Serantoni, Felice Carlo Simeone, Ilaria Zanoni

Data di inizio: 01/01/2018
Durata: 48 mesi
Finanziamento totale: 13 034 497,50 €; ISTEC: 441 845,00 €
Contratto No.: 760813
Bando: H2020-NMBP-2017-two-stage
Argomento: NMBP-29-2017 – Advanced and realistic models and assays for nanomaterial hazard assessment
Coordinatore: Shareen Doak (Swansea University, UK)
Consorzio: 24 partners
Project Officer: Achielleas Stalios
Sito ufficiale: https://www.patrols-h2020.eu/

Le strategie classiche di valutazione del rischio utilizzate per definire l’impatto sulla salute umana e ambientale dei nanomateriali ingegnerizzati (ENM), sono basate su modelli che utilizzano dosi elevate del nanomateriale e rappresentano una situazione non realistica dell’esposizione in vivo. I metodi di misura esistenti del potenziale pericolo dei nanomateriali, con modelli in vitro e in silico, non sufficientemente predittivi. PATROLS fa fronte a queste limitazioni sviluppando e standardizzando la prossima generazione di strumenti avanzati di stima della pericolosità dei nanomateriali, per una migliore previsione degli effetti negativi causati da una loro esposizione cronica, in modelli umani e ambientali.

PATROLS fornirà:
1) modelli 3D fisiologicamente rappresentativi, del tratto polmonare, gastrointestinale e del fegato;
2) modelli inter-specie che integrano test di valutazione dell’impatto su uomo e ambiente;
3) saggi biologici innovativi sull’ecotossicità in diversi organismi, attraverso una catena alimentare;
4) robusti modelli in silico per dosimetria, estrapolazione di tossicità inter-specie e previsione della pericolosità.

La caratterizzazione dei nanomateriali in condizioni sperimentali fisiologicamente rilevanti è parte integrante di questa strategia realistica, guidata da scenari di esposizione reali.

ISTEC coordina il WP1, occupandosi di fornire, identificare e valutare l’esposizione di ENM utilizzando la caratterizzazione chimico-fisica e strategie di progettazione sperimentale a supporto dei test biologici al fine di:
1) fornire caratteristiche delle particelle primarie (proprietà intrinseche) e dipendenti dal sistema (proprietà estrinseche) in matrici biologiche complesse e in condizioni realistiche di esposizione a lungo termine, utilizzando dati esistenti e una serie di tecniche analitiche complementari
2) fornire all’identità dei nanomateriali ulteriori informazioni sul loro comportamento e sulle possibili modifiche subite prima del contatto con il target biologico, al fine di agevolare e giustificare strategie di read-across e grouping
3) fornire informazioni utili per comprendere i limiti dei modelli di dosimetria attualmente utilizzati e soluzioni per migliorarne le capacità predittive.

Partner:
Swansea University (SU)
The University of Exeter (UNEXE)
Universite de Fribourg (AMI), Heriot-Watt University (HWU)
Universiteit Leiden (UL)
Universita Di Pisa (UNIPI)
Université Catholique Louvain (LTAP)
Universite de Namur ASBL (UNamur)
Danmarks Tekniske Universitet (DTU)
QSAR Lab Spolka Z Organiczona (QSAR)
Harvard Global Research and Support Services, Inc (Harvard)
University of South Carolina (USC)
University Det Nationale Forskningscenter Forarbejdsmiljo (NRCWE)
Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieu (RIVM)
Korea Research Institute of Standards and Science (KRISS)
Institute of Occupational Medicine (IOM)
Consiglio Nazionale Delle Ricerche (ISTEC)
Institut Fur Umweltmedizinische Forschung An Der Heinrich-Heine-Universitat Dusseldorf (IUF)
BASF SE (BASF)
INSPHERO AG (InSphero)
MISVIK BIOLOGY OY (Misvik)
Nanotechnology Industries Association (NIA)
European Research Services (ERS), Medical Research Council (NC3Rs)