Sara Gandolfi vince il premio per la divulgazione scientifica di Giovedì Scienza

(ANSA) – TORINO, 23 MAG – Per curare le carie e l’ipersensibilità dentale si possono usare sostanze che vengono dal mare.

E’ la scoperta contenuta nella ricerca che si è aggiudicata il primo posto del 12/o Premio Nazionale GiovedìScienza, dedicato ai ricercatori under 35, i cui vincitori sono stati proclamati oggi a Torino, al Museo Egizio.

Ne è autrice Sara Gandolfi ricercatrice presso il Cnr – Istituto di Scienza, tecnologia e sostenibilità per lo sviluppo dei materiali ceramici di Faenza. Il progetto porta il titolo “Carie e ipersensibilità dentale: la cura arriva dal mare”.
“La sensibilità dentale può avere molte cause, tra cui, appunto, le carie – spiega Gandolfi. Alcuni batteri, detti cariogeni, producono acidi che corrodono lo smalto dentale, fino ad arrivare a ‘bucarlo’, lasciando scoperto lo strato sottostante, la dentina. Il progetto di ricerca si concentra sulle lische di pesce, scarto della filiera del cibo, da cui si estraggono prima la parte organica e in seguito la parte minerale costituita dal fosfato di calcio. Questo va a depositarsi sui tubuli dentali della dentina scoperti, agendo come tappo e contrastando la sensibilità dentale” (ANSA).

(Leggi il comunicato stampa)