Referente: Elisa Mercadelli

La dilatometria è una tecnica termoanalitica che permette di misurare la lunghezza del campione, sottoposto ad un carico meccanico costante trascurabile, mentre è sottoposto ad un programma controllato di temperatura/tempo.

Principali tipologie di analisi:
• Espansione termica (α = Coefficiente di Espansione Termica Lineare CTE)
• Stabilità dimensionale dei campioni;
• Ritiro/densificazione.

Lo strumento in dotazione, in particolare, è un Dilatometro differenziale orizzontale, con doppia testa di misura (dotato cioè di due trasduttori induttivi di spostamento per l’analisi contemporanea di 2 campioni), sistema motorizzato di posizionamento indipendente per entrambe le aste di spinta, sistema automatico di azzeramento e controllo della forza applicata dall’asta di spinta, sistema di misura a tenuta di vuoto, possibilità di immettere nella camera di misura flussi controllati di gas (aria, N2, Ar, CO2).

Le analisi vengono effettuate secondo la direttiva del GLP (Good Laboratory Practice). La temperatura massima di lavoro è 1600°C, in funzione del materiale analizzato e delle condizioni operative.

Dilatometro lineare differenziale per alta temperatura, 402CD, Netzsch Geraetebau

• Range di misura: 500 μm / 5000 μm.
• Risoluzione: 125 nm/digit, 1.25 nm/digit.
• Forza di contatto dell’asta di spinta: modulabile da 15 a 45 cN.
• Dimensione dei campioni: diametro fino a 6 mm, lunghezza fino a 25 mm.
• Velocità di riscaldamento programmabile: 0.01 – 50°C/m.
• Termocoppia di controllo tipo S.
• Fornace in Carburo di Silicio (SiC): Intervallo di temperatura RT – 1600°C.

Dilatometro lineare differenziale per alta temperatura